Al Cospetto della Casa della Salute

La villa più bella che abbia mai visto, di quelle che ti entrano nel cuore.

Villa F.T. fa parte di un complesso ben più grande costituito da ventisei edifici, che andavano a formare quella che è passata alla storia come la “Casa della Salute”.

Il passato delle Ville ci dice che sono state una casa di cura sino al 1978; dismessa e via via abbandonata con l’entrata in vigore della legge Basaglia, che ha sancito la chiusura dei manicomi.

Il fondatore è stato un grande medico psichiatra, legato alla terapia morale, fondata sul “benessere” e cercando di mettere ad agio pi possibile i pazienti. E’ nel 1868 che prende in affitto la villa, per poi acquistarla tre anni dopo. Nel 1876 acquistò anche l’altra grande dimora facente parte del complesso, per dare vita al suo ambizioso progetto. In breve tempo il manicomio acquistò grande notorietà e il professore, per accogliere tutte le richieste di ricovero, fu costretto ad ampliare il complesso sanitario, costruendo nuovi edifici.

Ville S., pur essendo state una delle cliniche private più esclusive restava pur sempre un luogo di reclusione, dove il paziente perdeva contatti con l’esterno e dove venivano curati degenti affetti da vari tipi di disturbi mentali: depressione, delirio cronico, esaltazione maniacale, follia, ipocondria, ma pure alcolisti, epilettici e altro.

 

I metodi per le cure erano di svariato genere si ricorda addirittura il ricorso all’uso della corrente elettrica nella cura delle paralisi.

Visitando l’interno delle ville è possibile rendersi conto del doppio lato, da una parte una nobile residenza, dall’altra un luogo di dolore, di follia e di tristezza per i malati.

Con la morte del dottor S. nel 1898, la proprietà passò al figlio Nino che continuò fino al 1920. Lo scoppio della seconda guerra mondiale e l’aumento dei costi quotidiani rese inevitabile la cessione alla Provincia che lo convertì in Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale.

Nel 2006 la chiusura definitiva.