Ansia da Palcoscenico

 In Esplorazioni Varie

Non è conosciuta la data certa della costruzione dell’ex cinema-teatro, ma si può notare che lo stile architettonico con cui è stato costruito è quello fascista: i due stucchi delle colonne esterne richiamano il simbolo del fascio.

Alcune fonti attestano che per tutta la fase “fascista” si chiamò Littorio, inaugurato intorno agli anni ’30, per poi passare nel 1946 al demanio cambiando nome.

L’arredamento del teatro è rimasto quello originario, con poltroncine di legno e la botola per il suggeritore.

Non si sa fino a quando è rimasto attivo, nel 1961 la Parrocchia acquistò l’immobile ed è tutt’oggi di sua proprietà.

L’aria è fresca e buia al suo interno e la giornata invernale di certo non aiuta.

La sala non è molto grande ma graziosa; dalle scale si accede al balconcino ove sono rimaste poche poltroncine.

La tenda del sipario si muove mossa dal vento che entra dagli spifferi delle porte e delle finestre.

Nel silenzio della piccola fraziona che lo ospita, il vecchio teatro giace lì nella penombra del suo palcoscenico…

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