Nel girone dantesco

 In Edifici Religiosi

E’ con il freddo e l’umidità che si fanno le migliori esplorazioni, quelle che lasciano letteralmente a bocca aperta. Una chiesa ormai da molti anni non più officiata e una facciata, mai ultimata, affascinante nella sua incompiutezza, che rivela caratteri barocchi e neoclassici.

Edificata tra il 1735 e il 1780, su un sito precedentemente occupato da una chiesa medievale, l’edificio religioso apparteneva alla Congregazione del Regno dei Morti; l’interno è ormai spoglio con un’unica navata, ma conserva ancora al suo interno affreschi con scene della nascita della Madonna, dell’Annunciazione, della Resurrezione del Cristo e della sua Ascensione.

Ai lati gli altari maggiori che appartenevano a famiglie private e la cappella laterale sulla destra rispetto all’entrata è una vera delizia.

La vera sorpresa si trova al piano inferiore: un grande altare e un’ampia porta con dei teschi lasciano immaginare cosa si cela al suo interno.

Un ambiente cupo con un piccolino altarino e un luogo che merita silenzio e rispetto: il Regno dei Morti… un grande ossario, più che altro letteralmente una montagna di ossa umane che si possono vedere da una finestrella: un grande ambiente dove al suo interno sono state “ammucchiate” ossa, teschi e scheletri, alcuni quasi interi e in buono stato, una pratica comune per quel periodo storico.

Un turbinio di forte emozioni e il silenzio la fa da padrone sul finire di questa scoperta unica.

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